In carcere si viene massacrati ogni giorno, dalle botte delle guardie come dal peso di una vita separata a forza dalla libertà.
Vitaly, 19 anni, combatteva in cella per resistere alle condizioni disumane dei campi di prigionia dello stato, e combatte adesso per riuscire a respirare, a seguito dell’incendio in cui è rimasto coinvolto.
Al fianco di Vitaly, con il sogno ancora più forte di veder crollare un giorno l’ultimo mattone dell’ultima prigione, l’ultima testa dell’ultimo carceriere.