da Edizioni Anarchismo, a cui si rimanda anche per la nota editoriale e per le note introduttive alla prima ed alla seconda edizione, a cura di Alfredo M. Bonanno.
«Non è bene avere più padroni;
abbiamone uno solo»
«Che uno solo sia il padrone, uno solo il re»
Così, secondo Omero, dichiarò in pubblico Ulisse.
Se avesse detto soltanto: “Non è bene avere più padroni”, sarebbe bastato. Ma invece di dedurne che la signoria di molti non può essere salutare, poiché il potere di uno solo non appena questi assume il titolo di signore, è aspra e contraria alla ragione, egli aggiunge invece: “Abbiamo un solo padrone…”.
Bisogna forse scusare Ulisse di avere tenuto un simile discorso che gli era necessario per sedare l’esercito in rivolta, pensò che egli adeguasse le proprie parole più alle circostanze che alla verità. Ma se si riflette, è un’immane sventura essere soggetti a un signore della cui bontà non si può avere mai certezza e che ogni volta che lo vorrà potrà mostrarsi malvagio. L’obbedire a più padroni è quasi sempre un’altrettanto grande sventura. Continua la lettura di Discorso sulla servitù volontaria