Formichine operose e minacce incendiarie…

Le formichine operose (giornalame,questurame,lucchesame) si son messe tutte in moto.
Ballate bamboline!

Lucca in Diretta, 8 settembre 2017
#Lucca Raid dei writers con una scritta inquietante al sottopasso della stazione e in altri luogo del centro e della periferia

Una scritta a caratteri cubitali sui muri e su alcuni cantieri della città è apparsa nelle ultime ore. Stavolta tuttavia il contenuto del messaggio lasciato da ignoti vandali ha dell’inquietante. Perché, ed è sembrato ai molti che stamani l’hanno notata, una vera e propria minaccia.

Nella scritta si legge infatti un messaggio sibillino: “Il Palazzo che brucia”, “dove non si sa”, aggiungono i vandali indicando anche la data di domani: 9 settembre.
In realtà nessuna reale minaccia: si tratta di una festa organizzata da Zona Temporaneamente autonoma, di ambiente antagonista, proprio per domani sera alle 21 (non si sa dove). Il palazzo che brucia, quindi è una metafora: “Abbiamo sempre immaginato le fiamme avvolgere la nostra città – si legge nel post dell’evento su Facebook -. Un fuoco che si alimenta del nostro odio per i palazzi del potere. Un fuoco che si espande ogni volta che facciamo qualcosa insieme. Liberati da legalità, mercato e proprietà, gli spazi e i tempi cominciano a vivere. Il palazzo che brucia: un’esperienza viva nella città morta”.
Un raid compiuto probabilmente nel cuore della notte che non è sfuggito ai passanti, molti dei quali hanno scattato delle foto. La scritta è apparsa al sottopasso ferroviario della stazione, ma anche alcantiere dell’ex Lazzi e all’incrocio tra via Pisana e via San Donato. Lo stesso messaggi appare anche sull’ex Casina Rossa e alla rotatoria di via Batoni, all’incrocio con via Civitali, in via Consani, a Porta S. Anna e in via Bacchettoni. Sul raid sono in corso le indagini della Digos che sta cercando di risalire agli autori.
Sulle scritte apparse sui muri, e in particolare nel sottopasso della stazione, polemizza Marco Santi Guerrieri, segretario del movimento nazionale per la Sovranità: “La stazione Ferroviaria di Lucca dà nuovamente un chiaro segnale di come all’interno nei suoi perimetri la sicurezza in termini di incolumità dei viaggiatori sia assolutamente insufficiente e non conforme agli attuali standard di massima allerta”.”Di questi tempi – aggiunge – ogni immagine,avvertimento o voce che in qualche modo palesi o semplicemente ventili attentati o atti terroristici non può essere presa come una ragazzata. La scritta apparsa sul muro del sottopasso questa mattina era ancora fresca e pertanto eseguita nella nottata: alle 12 dopo essere stata invitata ad intervenire si è recata sul luogo anche la questura di Lucca. La disinvoltura di come troppo spesso chiunque possa fare ciò che meglio crede in quel sottopasso, dove troppo spesso fra il sudiciume imperante, borseggi, molestie ai malcapitati e risse sono ormai quotidianità, suggerirebbe venissero seriamente prese in considerazione urgenti misure di adeguamento dei sistemi di sicurezza con l’istallazione di telecamere e servizio di pattugliamento notturno”.
“Da notare che la stazione ferroviaria di Lucca oltre ad essere bivacco – sostiene Santi Guerrieri – è luogo permanente di spaccio,diurno e notturno, sia nell’area lungo le banchine dei binari e nel sottopasso che conduce a San Concordio che nell’ex area merci oggi dismessa adiacente il parcheggio lato città. Tragico che la giunta Tambellini continui con il sorriso sulle labbra a sottovalutare la miriade di segnali e fatti delittuosi che imperversano nella nostra città ormai da troppo tempo. Gli imminenti eventi di portata storica come l’esibizione dei Rolling Stones e a seguire i Comics, pongono l’obbligo della maggior tutela della cittadinanza in fatto di sicurezza da parte delle istituzioni e forze dell’ordine”.